Un weekend a Parigi è un’occasione per tuffarsi in un’atmosfera sognatrice e poetica perfetta per dei fidanzatini alla Peynet. Due giorni sono senz’altro pochi per visitare le tante meraviglie del capoluogo francese, ma se si calzano delle buone scarpe da ginnastica e se si fa una sostanziosa petit dejeuner si possono vedere alcuni dei più bei monumenti e godere dell’atmosfera dell’Ancienne Paris.
Per girare la città con i mezzi pubblici e senza troppi pensieri munitevi di una Paris visit card (ce ne sono di diversi tagli) che vi permetterà di prendere metro e bus senza limitazioni.
Notre Dame – Iniziate il vostro giro di Parigi dal centro geografico e spirituale della città, dall’ Ile de la Citè: Notre Dame. La splendida cattedrale è un superbo esempio di arte gotica. Ammirate i grandi rosoni, osservate i curiosi gargouilles della facciata esterna, lasciatevi affascinare dalle alte volte delle navate e dalla grandiosità del buio dell’interno. Costruita nel 1330 ha subito notevoli modifiche e restauri, restando però l’indiscusso simbolo religioso della Francia. A conferma della sua centralità nel suo sagrato è segnato in bronzo il punto da cui si misurano tutte le distanze del Paese.
Per visitare Notre Dame scegliete la mattina o la sera, quando è meno presa di assalto dai turisti.
All’interno della Cattedrale c’è il museo dei Tesori della Cattedrale: all’interno sono conservate alcune reliquie (un chiodo e una spina della croce di Gesù). Se non siete interessati dirigetevi direttamente verso la Torre Meridionale. Salirete oltre 400 gradini e vi troverete in cima alla Cattedrale da dove potrete godere di una delle più belle viste di Parigi.
Quartiere Latino– Non lontano da Notre Dame, sulla rive gauche, si estende il Quartier Latin. Qui fra i tavolini dei suoi cafè, fra intelletuali intenti a leggere o a discutere, lungo il celeberrimo Boulevard Saint-Michel, si esprimeva l’esprit du temp parigino. Certo, i tempi sono cambiati, i fast food hanno sostituito i cafè, ma vale ancora la pena di perdersi nei vicoli animati dagli studenti della Sorbona e di bere la sera un buon bicchiere di vino in uno dei tanti locali.
Montmartre – Su una collina, butte, si erge Montmartre, il quartiere degli artisti, sormontata dalla celeberrima basilica del Sacre-Couer. Se non avete voglia di camminare potete salire in cima con la tradizionale funiculaire. Con il suo bianco candore e le sue cupole bizantineggianti le Sacre-Couer domina l’intera città: da qui si gode di un superbo panorama sulla Ville Lumiere. Visitata la basilica dirigetevi verso il cuore di Montmatre, Place du tetre, dove troverete un consistente numero di pittori o aspiranti tali intenti nelle loro opere. I vicoli, che un tempo ospitavano i cafè dove passavano il tempo i più grandi pittori (da Cezanne a Monet a Toulose-Lautrec), brulicano ora di bistrot, di negozietti di souvenir e di orde di turisti. Ma nonostante il passare del tempo il quartiere conserva quell’anima retrò e un pò naif.
Pigalle – Discendendo la collinetta di Montmarte vi ritroverete a Pigalle, il quartiere a luci rosse di Parigi. Se alla fine dell’ottocento il quartiere viveva il suo momento d’oro con le ballerine del Moulin Rouge che rivoluzionavano la morale e con Toulose Lautrec che imprimeva su tela il cambiamento, oggi Pigalle è solo un triste susseguirsi di sexy-shop, locali a luci rosse e peep-show. Una zona da evitare quando cala il sole e che merita di essere vista solo per le intramontabili pale del Moulin Rouge.
Tour Eiffel – Non si può dire di essere stati a Parigi se non si è stati alla Tour Eiffel. E’ stata costruita per stupire il mondo nell’Esposizione Universale del 1889 e doveva, da progetto, restare in piedi solo qualche settimana, invece è diventata il simbolo e l’icona di Parigi. Con comodi ascensori e pagando il biglietto potete salire fino al terzo ed ultimo livello: da qui, a 276 metri dal suolo, potete godere di una privilegiata e suggestiva vista sulla città.
Arc de Triomphe e Champs Elisée – Dall’Arc de Triomphe, simbolo della grandeur Napoleonica, si irradia uno dei più bei, e larghi, viali del Mondo, i celeberrimi Champs – Elisee che arrivano fino a Place de la Concorde, famosa con il suo obelisco egizio. Luogo simbolo di Parigi (qui sfila ogni anno la parata militare ed è il punto d’arrivo del Tour de France) nonchè zona chic e residenziale, il lungo viale, (misura circa due chilometri), ospita lussuosi negozi.
Louvre – Superata Place de la Concorde vi troverete nei Jardin des Tuileries. Un trionfo di aiuole, di fontane, di viali, di statue e di parigini che si rilassano sulle innumerevoli sedie sparse per il giardino. In autunno viene colorato da un particolar colore rosso-arancio che lo rende amabilmente malinonico. Davanti a voi vi apparirà poi nella sua immensità il Louvre. Per visitarlo da cima a fondo non basterebbe una settimana e in molti sostengono che almeno un giorno intero sia indispensabile. Ma se vi muovete con scaltrezza e non vi soffermate troppo su ogni opera in tre ore circa riuscirete ad vedere i principali capolavori. Il tutto, condizione sine qua non, non ci sia eccessiva fila all’ingresso. Una volta dentro armatevi di mappa e seguite le indicazioni per ammirare la sezione egizia, etrusca (qui è conservato il ‘Sarcofago degli sposi’), greca (vedrete la Nike di Samotracia maestosa in cima ad una scalinata), la scultura italiana (con le meravigliose opere del Canova e di Michelangelo) e la pittura italiana (con Raffaello, Mantegna e la Monnalisa di Leonardo da Vinci).
Musée d’Orsay – Di fronte al Louvre, sulla rive gauche, c’è il Musée d’Orsay. Entrate e salite subito al terzo piano dove sono conservate le opere degli impressionisti: qui potrete ammirare i maggiori capolavori di questa corrente artistica. Da ‘Dejeneur sur l’herbe’ di Manet ai ‘Papaveri’ di Monet alle ballerine di Degas la Francia e la Parigi della fine del 1800 vi apparirà in tutto il suo splendore.
Cinzia Zadro